Principio di equivalenza

23 giugno 2021 TAR. È legittima l’esclusione da una gara per forniture del concorrente la cui offerta contenga caratteristiche diverse da quelle contemplate dal disciplinare di gare. Tali specifiche devono «intendersi non valide proprio perché con oggetto non corrispondenti alla richiesta della Stazione appaltante. Né in tal caso si può ricorrere al principio di equivalenza, atteso che esso riguarda le caratteristiche tecniche dei prodotti ex articolo 68 comma 7 del d.lgs. 50 del 2016 e non invece la difformità oggettiva e sostanziale rispetto a quanto richiesto dall’Amministrazione, che concretizza una ipotesi di aliud pro alio e che dunque impedisce proprio l’accordo sull’oggetto, con conseguente esclusione dell’offerta a prescindere da una precisa comminatoria nel bando». Consulta qui il Tar Abruzzo n. 292/2021 ...
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Criterio on/off

22 giugno 2021 CDS. Nelle procedure di gara, in cui il criterio di aggiudicazione è dato dall’offerta economicamente più vantaggiosa, la scelta operata dall’amministrazione appaltante, relativamente ai criteri di valutazione delle offerte «ivi compresa anche la disaggregazione eventuale del singolo criterio valutativo in subcriteri, è espressione dell’ampia discrezionalità attribuitale dalla legge per meglio perseguire l’interesse pubblico». Tale discrezionalità «è da ritenersi particolarmente significativa in un contesto normativo in cui, non essendo espressamente previsto l’obbligo di attribuire punteggi graduati tra un minimo ed un massimo ai singoli criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, non è ravvisabile un diretto contrasto con la norma di legge nella scelta, da parte della stazione appaltante, di una modalità di attribuzione del punteggio di tipo on/off, in cui cioè vi è attribuzione del punteggio nel caso di ricorrenza di un elemento ritenuto rilevante dalla stazione appaltante». Invero «il metodo di attribuzione si/no, pur ridimensionando in parte il margine di apprezzamento del merito tecnico dell’offerta, non...
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Valutazione stralcio Offerta

21 giugno 2021 CDS. Lo stralcio di una parte dell’offerta «rappresenta una vera e propria sanzione espulsiva, in contrasto con il divieto di aggravamento degli oneri procedimentali nonché con l’interesse della stessa Amministrazione a selezionare l’offerta migliore». Tale clausola laddove interpretata «nel senso che la mancata osservanza di un parametro solo formale riferito ad una mera modalità redazionale di formulazione del testo, comporta l’esclusione dell’offerta indipendentemente dai suoi contenuti, è radicalmente nulla per violazione del principio di tassatività delle cause di esclusione ma, prima ancora, per violazione del principio di imparzialità e buon andamento di cui all’art. 97 Cost.». Consulta qui il CDS n.4371/2021 ...
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Sottoscrizione Relazione di Calcolo

18 giugno 2021 CDS. Nelle gare di appalto, è legittima l‘esclusione dell’operatore che abbia presentato un’offerta tecnica in cui la relazione di calcolo sia priva di sottoscrizione da parte del professionista abilitato. Ne consegue che «l’incontestata omessa sottoscrizione da parte di professionista abilitato della relazione di calcolo contenuta nell’offerta tecnica, ne impone l’esclusione dalla procedura di gara in ragione della violazione della lex specialis». Infatti «qualora la relazione di calcolo (…) rappresenta elemento costitutivo dell’offerta tecnica, la sua mancata sottoscrizione da parte di un tecnico abilitato si traduce nella mancanza di un suo elemento essenziale, costituendo la sottoscrizione un’imprescindibile garanzia a tutela della serietà e sostenibilità delle soluzioni tecniche proposte, in quanto comporta un’assunzione di responsabilità tecnica da parte del progettista». Tale aspetto, al contrario «non è ravvisabile nella sottoscrizione delle relazioni di calcolo da parte del legale rappresentante dell’impresa, seppure qualificata al rilascio delle relazioni di calcolo ex d.m. n. 37 del 2000, in quanto differente è il titolo...
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RTI verticale ed identificazione delle prestazioni

17 giugno 2021 CGARS. L’assenza di una esplicita suddivisione delle prestazioni in principali e secondarie da parte della Stazione Appaltante non comporta l’inammissibilità della partecipazione nella forma di raggruppamento verticale. Ciò che rileva è infatti l’indicazione, da parte della Stazione Appaltante, di prestazioni differenziate tra loro che richiedano un diverso apporto specialistico e professionale, essendo ad esempio sufficiente una divisione dei corrispettivi (e quindi differenziazione del valore economico delle prestazioni) in base alle singole prestazioni. Irrilevante è invece che venga indicato un singolo CPV. Consulta qui il CGARS n. 498/2021 ...
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Pubblicità Sedute

16 giugno 2021 CDS. Nelle procedure di gara indette su piattaforma di e-procurment non appare necessaria «una seduta pubblica per l’apertura delle offerte tecniche (lo stesso vale per le offerte economiche»), in quanto la gestione telematica «offre il vantaggio di una maggiore sicurezza quanto alla conservazione dell’integrità degli atti». Consulta qui il CDS n.627/2021 ...
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Incompatibilità per cumulo di incarichi

15 giugno 2021 TAR. È legittima l’esclusione del concorrente dalla gara indetta in modalità telematica, se la Stazione appaltante produce a sostegno di tale provvedimento «una dichiarazione del gestore della piattaforma sulla quale la gara ha avuto luogo in base alla quale - pur avendo caricato il modello di offerta economica in piattaforma, ha tuttavia omesso la percentuale di ribasso nell’apposito modulo, presente nella sezione “Offerta Economica”, e ha altresì omesso di confermare l’offerta premendo sul pulsante in fondo alla stessa schermata. Invero, l’offerta risulta in tal caso incompleta e la predetta dichiarazione «provenendo da soggetto incaricato di pubblico servizio ed attenendo alle modalità del suo espletamento deve ritenersi probante». Consulta qui il TAR Toscana n. 557/2021 ...
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Project financing

14 giugno 2021 CDS. Nella procedura di project financing a iniziativa pubblica «i concorrenti che partecipano alla gara possono presentare in sede di offerta un progetto definitivo che si discosta anche per aspetti significativi dai contenuti del progetto di fattibilità posto a base di gara dall'ente pubblico procedente». Ciò in quanto la procedura de qua presenta due caratteristiche fondamentali: «risponde all'interesse pubblico finalizzato alla realizzazione di un'infrastruttura di interesse generale e presuppone che possano essere generati flussi di cassa sufficienti a ripagare i costi di realizzazione e operativi. Queste caratteristiche ne fanno una tipica forma di collaborazione pubblico – privato». Ne deriva quindi che si tratta di «una procedura finalizzata esclusivamente alla scelta del miglior contraente per la realizzazione di un'opera pubblica, quanto piuttosto alla ricerca di un partner che collabori ai fini della progettazione, realizzazione e successiva gestione di un'infrastruttura suscettibile di generare flussi di cassa». Consulta qui il CDS n.2024/2021 ...
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Costo gestione pandemia

11 giugno 2021 TAR. Nelle gare di appalto «il riconoscimento dei maggiori costi sostenuti per far fronte agli obblighi imposti dalla normativa emergenziale previsto dall’art.8 co.4 del D.L. n.76/2020 trova applicazione solo “ai lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore” del Decreto Semplificazioni e non, all’ipotesi di solo aggiudicazione dei lavori». In particolare, in caso di mancata esecuzione dell’appalto «è onere del concorrente fornire elementi dettagliati da cui desumere, in conseguenza dell’emergenza sanitaria, un peggioramento della propria condizione patrimoniale che, alterando il rapporto di proporzionalità tra le reciproche prestazioni, ha precluso l’esecuzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta, non essendo, invece, sufficiente richiamare in maniera del tutto generica lo stato di emergenza sanitario». Consulta qui il TAR Lombardia n. 1052/2021 ...
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Compenso per i servizi legali

10 giugno 2021 TAR. L'equo compenso spettante al professionista incaricato, regolamentato dall’art. 13, comma 3, della L. n. 247/2012, non si applica «ove la clausola contrattuale relativa al compenso per la prestazione professionale sia oggetto di trattativa tra le parti o, nelle fattispecie di formazione della volontà dell'amministrazione secondo i principi dell'evidenza pubblica, ove l'amministrazione non imponga al professionista il compenso per la prestazione dei servizi legali da affidare». Viola infatti tale principio la clausola della lex specialis che stabilisce «un compenso in misura fissa per la prestazione di servizi legali, quali, ad esempio, un compenso pari a zero per le cause di valore inferiore ad una determinata soglia o un compenso forfettario annuo non proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro prestato». Consulta qui il TAR Lombardia n. 1071/2021 ...
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